mercoledì 7 maggio 2014

Gommone padano

Questa l'avevamo persa. E’ una di quelle notizie che suscitano intenerimento fino a “sbragare” nella pietà.
Dopo la memorabile impresa dell’ “Ultimo Tanko a Casale” ritrovato dai Ros di Brescia che un gruppo di estremisti legaioli intendeva utilizzare per alcune azioni militari a San Marco, ci tocca segnalare le gesta gloriose del mitico “gommone padano”.
Nel polemica anti sbarchi immigrati si deve convincere la plebe legaiola che in fondo quella traversata non è poi così pericolosa e che è inutile che i clandestini facciano le vittime.
Così un commando di sette militanti legaioli, Diego e Giovanni Murtaro, Michele Brambilla, Gino Troisi, Giacomo Gremini, Fausto Sarti e Remo Girenni, senza pensarci due volte, sono partiti all’alba da Modena, la loro città, tutti a bordo di un’auto con un gommone al rimorchio, per arrivare a Melito di Porto Salvo, nell’estremo a Sud della Calabria.
Da qui si erano imbarcati tutti a bordo del “gommone padano” con tanto sventolio di bandiera della Lega Nord per dirigersi in Tunisia.
I sette, in prossimità di Malta, assistono sgomenti all’improvviso incendio del motore dell’imbarcazione. In seguito, nel tentativo di lanciare un razzo di segnalazione di emergenza sbagliano mira e bucano pure il gommone, mandando a bagno i militanti del partito verde. Poi fortunatamente riescono ad inviare un secondo razzo.
A ricevere il messaggio la Marina Militare di Malta, che con i mezzi di soccorso a disposizione ha trainato ciò che restava del mezzo in porto e fornito le prime cure ai poveri profughi padani.
Si è poi verificato un grave errore da parte delle autorità maltesi, i naufraghi padani sono stati trasferiti al centro d'accoglienza (CEI) Centro di identificazione ed espulsione invece che al centro trattamenti sanitari obbligatori (TSO).

Patetici. Vogliono fondare una nazione e non san far partire un trattore e manco guidare un gommone. GPS

1 commento:

speradisole ha detto...

Bentornato Senio.
Grazie e un abbraccio.
Speradisole